Arriva un altro fallimento per la Russia. L'esercito dello Zar ha perso circa un migliaio di uomini e 50 veicoli nell'impresa di attraversare il fiume Siverskyi Donec. Il fiume scorre da ovest a est tra le provincie separatiste di Donetsk e Luhansk nell'Ucraina orientale. A scovarli sono stati gli uomini di Zelensky che, una volta sorpresi, hanno provveduto ad annientarli. L'obbiettivo dei russi era quello di costruire un ponte per attraversare il corso d'acqua. Grazie alle immagini satellitari si è riusciti a risalire all'entità del fallimento. Si intravedono i resti di due ponti galleggianti circondati dai rimasugli dei carri armati.
Definito il "disastro di Donec" avvenuto il 9 maggio, proprio nel "Giorno della Vittoria" i comandanti russi stavano cercando si attorniare Lysychansk e la sua città gemella Severodonetsk. Senza però riuscirci. Una vera e propria imboscata quella attuata dall'esercito ucraino.
È stata la 17a brigata dei carri armati ucraini a preparare l'attacco. Una volta individuato il ponte, ha distrutto almeno sette carri armati T-72 e T-80, 17 BMP, sette trattori blindati e cinque altri veicoli, oltre ai militari russi al loro interno. Un colpo letale e inaspettato che ha spazzato via ben 99 gruppi tattici di battaglioni russi.