L'analisi

Lucia Annunziata, la verità su Mosca: "Non è sola, ecco l'amara sorpresa per l'Occidente"

Che rapporto c'è tra la Russia e l'Occidente? Lo ha spiegato Lucia Annunziata sulla Stampa, cercando di ripercorrere il periodo che va dal 1672, quando nacque a Mosca lo zar Pietro il Grande, a oggi. Con particolare riferimento all'Europa, la giornalista ha scritto: "E' diventata il principale partner commerciale di Mosca. Le radici di questa relazione di prossimità , nonostante le tensioni politiche, affonda nella ammirazione indiscussa in Occidente della cultura russa". Stando all'analisi dell'Annunziata, non ci sarebbe mai stata una vera e propria incompatibilità tra i due mondi. Mentre adesso il filo conduttore della guerra di Putin in Ucraina sembra essere proprio l'odio contro l'Occidente.

 

 

 

Chiaro esempio di questo odio è stato offerto qualche giorno fa dall'ex presidente russo Dmitri Medvedev, che ha detto: "Li odio, sono bastardi, imbranati, degenerati e fanatici. Farò di tutto per farli sparire". Qualche anno fa si era scommesso proprio su di lui e c'era chi sperava in una svolta liberale, moderna e moderata della Russia. Che però non c'è stata, perché lo zar aveva altri piani. "Difficile insomma non vedere in questo acceso antioccidentalismo la prova d’amore e di lealtà al leader Putin", scrive la conduttrice di Mezz'ora in più.

 

 

 

Mosca, però, non sarebbe sola. A tal proposito l'Annunziata ricorda che il 2 marzo scorso "il voto sulla risoluzione Onu di condanna all’invasione russa ha riservato un’amara sorpresa per l’Occidente". Il riferimento è non tanto ai 4 contrari (Eritrea, Bielorussia, Corea del Nord e Siria), quanto ai 35 astenuti. Tra questi il Marocco, il Sud Africa, l’Etiopia, l’Algeria, il Congo, il Sudan, il Senegal. "Una scelta - continua la giornalista - che racconta come Stati Uniti e soprattutto Europa abbiano perso la loro presa sul Continente africano, mentre l’influenza di Cina e Russia si è rafforzata". Tra gli astenuti, poi, anche "l’Iran, che ha un legame forte con la Russia, l’India e il Pakistan, potenze nucleari, ma anche la Cina". E infine: "Nel complesso tutti questi stati hanno 3 miliardi di persone, poco meno della metà della popolazione mondiale. Insomma, vista dall’altra parte, la Russia non è sola".