La leggenda
Loch Ness, il mostro esiste davvero? Droni e infrarossi: sul fondo del lago...
Si avvicina l'ora della verità per il mostro di Loch Ness. Il mistero legato a questa leggenda va avanti ormai da anni. Secondo la tradizione, una mitologica creatura abiterebbe da tempo lo specchio d'acqua scozzese, che proprio per questo motivo continua ad attirare curiosi e turisti da tutto il mondo. Proprio loro nei prossimi giorni saranno coinvolti in una caccia "tecnologica" a "Nessie". Questo il soprannome dato al mostro.
A organizzare il tutto è stato il Loch Ness Centre, che ha invitato i "cacciatori di mostri" a partecipare a quella che è stata definita come la più grande ricerca del mostro di Loch Ness dagli anni ’70. Saranno utilizzati i droni con telecamere a infrarossi, che aiuteranno a "esplorare le acque in un modo che non è mai stato fatto prima". Queste telecamere, infatti, sarebbero in grado di produrre immagini termiche dell’acqua dall’aria. L'appuntamento è per il fine settimana del 26 e 27 agosto. Il Loch Ness Center si trova vicino al vecchio Drumnadrochit Hotel, dove nel 1933 un manager di nome Aldie Mackay riferì di aver avvistato una "bestia d’acqua" nel lago.
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Negli anni, le ipotesi su questa presunta bestia sono state tante: qualcuno ha parlato di un plesiosauro, un rettile marino preistorico, qualcun altro di anguille giganti e qualcun altro ancora persino di elefanti da circo che nuotavano nel lago. Per la caccia al mostro di fine agosto, inoltre, pare che verrà utilizzato anche un idrofono per rilevare i segnali acustici sott’acqua. Ai volontari verrà chiesto di tenere d’occhio eventuali movimenti in acqua, sempre con l'aiuto di esperti.