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Kharkiv sta per cadere: "Russi respinti, per ora", a rischio l'ultimo bastione

venerdì 10 maggio 2024

2' di lettura

L'offensiva delle truppe russe in direzione di Kharkiv "è stata fermata, per ora". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non nasconde la gravità della situazione bellica, in conferenza stampa con la presidente slovacca Zuzana Chaputova. Secondo quanto riferisce l'agenzia Ukrinform, il leader di Kiev ha parlato di "combattimenti feroci". L'impressione è che nelle prossime ore Kharkiv, la seconda città più popolata del Paese dopo la Capitale e bastione nord della resistenza alle porte del Donbass, potrebbe trasformarsi nella nuova Mariupol, la città del Sud martoriata per settimane prima di capitolare drammaticamente nel maggio del 2022. 

Secondo molti analisi internazionali, se Mosca dovesse conquistarla segnerebbe un punto forse decisivo per far capitolare il governo ucraino, obbligandolo a sedersi al tavolo delle trattative in posizione di sconfitta. Secondo una fonte militare ucraina, le forze russe sono avanzate di un chilometro nella regione vicino a Vovchansk, Il loro obiettivo al momento è avanzare fino a 10 chilometri nella regione, nel tentativo di stabilire una zona cuscinetto

Convinzione comune è che ci si avvicini a una battaglia campale per la città. Kiev ha mosso brigate e artiglieria, mentre Mosca potrebbe fare lo stesso portando ulteriori truppe. Riguardo a quanto sta accadendo in queste ore, Zelensky ha sottolineato comunque come le forze armate ucraine fossero preparate all'assalto di terra. Le truppe russe stanno "intensificando" le loro attività e nella notte ci sarebbero stati tentativi definiti da Kiev "infruttuosi" di sfondare il confine.

"Le comunità di frontiera della regione di Kharkiv sono sotto massicci bombardamenti nemici. Ci sono feriti e morti", si legge nel messaggio pubblicato sul canale Telegram dal governatore regionale, Oleh Synehubov. Tra le località più colpite Vovchansk, Bugaivka e Cherkaski Tyshky. Almeno due abitazioni private sono state danneggiate a Vovchansk e a Cherkaski Tyshky. Si parla di una regione "martellata dalle bombe", Vovchansk è in fiamme. Alla radio pubblica il capo dell'amministrazione militare della città di Vovchansk, Tamaz Gambarashvili, ha dichiarato che i civili stanno lasciando l'area cittadina e gli insediamenti vicini che sono sotto gli attacchi russi. "Dalle tre del mattino i russi sparano missili, usano artiglieria e cannoni antiaerei," ha detto Gambarashvili, riferendo che i cittadini hanno parlato di "bombardamenti mai visti nella zona". Secondo Gambarashvili la maggior parte della popolazione sta fuggendo autonomamente, altri vengono aiutati dalla polizia e dai volontari. 

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