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Trump, Zelensky e Ue, "tutto il possibile": chiamata conclusa, cosa si sono detti

mercoledì 13 agosto 2025

3' di lettura

"Il primo obiettivo di Trump nell'incontro con Putin è chiedere il cessate il fuoco": il presidente francese Emmanuel Macron lo ha detto al termine della videoconferenza con il presidente Usa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e altri leader europei. Parlando a Fort Bre'gancon, il capo dell'Eliseo ha aggiunto che l'iniziativa è "sostenuta" dalla Francia. I colloqui si sono tenuti in vista del vertice del 15 agosto in Alaska tra Trump e Putin sulla guerra in Ucraina. Al vertice di Ferragosto, però, non è prevista la presenza del leader ucraino. E a tal proposito Macron ha detto: "Le questioni territoriali che riguardano l'Ucraina non saranno negoziate che dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo". 

La versione di Macron è stata condivisa dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, che in conferenza stampa ha dichiarato: "Serve un cessate il fuoco fin dall'inizio, poi potrà essere tracciato un accordo quadro". E ancora: "In Alaska devono essere tutelati gli interessi di sicurezza dell'Europa e dell'Ucraina. Il presidente Trump ha compreso le nostre motivazioni, le condivide. Abbiamo avuto dei colloqui molto costruttivi oggi e noi ci auguriamo il meglio, auguriamo il meglio al presidente Trump che ci ha assicurato che informerà il presidente Zelensky e anche i partner europei subito dopo il colloquio con il presidente Putin. C'è speranza che qualcosa si stia muovendo, c'è speranza che ci sarà la pace in Ucraina. Stiamo facendo tutto il possibile per il successo di questo incontro". Poi ha precisato che "un riconoscimento legale dell'occupazione russa non è in discussione, il principio che i confini non devono essere modificati con la forza deve essere preservato". 

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Il cessate il fuoco è la priorità anche per Zelensky, che al termine dei colloqui ha dichiarato: "È molto importante che tutto ciò che riguarda l'Ucraina sia discusso con l'Ucraina presente, la Russia non dovrà avere l'ultima parola per quanto riguarda i confini, per prima cosa ci deve essere un cessate il fuoco per poi continuare. Siamo tutti d'accordo che Putin stia bleffando. Le sanzioni contro la Russia stanno funzionando". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che pure ha partecipato alla call, ha spiegato: "Oggi Europa, Stati Uniti e Nato hanno rafforzato il terreno comune per l'Ucraina. Abbiamo avuto un ottimo scambio sulla prossima riunione bilaterale in Alaska". E ancora: "Nessuno desidera la pace più di noi: una pace giusta e duratura". 

Il segretario generale della Nato Mark Rutte su X ha scritto: "Uniti per spingere per la fine di questa guerra terribile contro l'Ucraina e arrivare a una pace giusta e duratura". Poi ha detto di apprezzare "la leadership di Trump" e "il suo stretto coordinamento con gli alleati". "La palla è ora nelle mani di Putin", ha concluso. 

Per quanto riguarda l'Italia, rappresentata dalla premier Meloni nella videoconferenza, in una nota di Palazzo Chigi si legge: "Dalla discussione è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all'Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico". Meloni si è poi detta "molto soddisfatta dall'unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l'Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale. È ora il momento di vedere quale sarà in Alaska l'atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti". Il Presidente del Consiglio ha infine "accolto con favore la partecipazione americana, con il Vice Presidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi, nel solco di quanto avvenuto per la prima volta a Roma a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina di luglio".

Trump invece, parlando al Kennedy Center a Washington, ha fatto sapere che per la Russia ci saranno "conseguenze molto gravi" se il presidente russo Vladimir Putin non acconsentirà a fermare la guerra in Ucraina dopo il summit di venerdì in Alaska. Il colloquio con Zelensky e gli altri leader europei, poi, l'ha definito "ottimo" e "molto amichevole" e "come voto darei 10". Infine ha assicurato che se il primo incontro con Vladimir Putin venerdì in Alaska "andrà bene", ci sarà un "secondo incontro informale" tra Putin, Zelensky "e me, se vorranno che io sia presente".

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