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Donald, Vladimir e l'Europa al bivio sui confini di Kiev

di Mario Sechi giovedì 14 agosto 2025

2' di lettura

Donald Trump in Alaska non avrà di fronte Vladimir Putin ma la Russia, un rompicapo della storia, quello che Winston Churchill definiva «un rebus avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma». Mancano 24 ore al vertice di Anchorage, vedremo presto quale via sceglierà la Storia. Non è solo una questione di personalità, la partita tra il “caldo” Trump e il “freddo” Putin si gioca su una scacchiera più grande dell’Ucraina, il teatro è quello di una Guerra Fredda 2.0 dove i confini di Kiev sono solo un pezzo del puzzle.

Ma quei confini (che vedete nella mappa che pubblichiamo in prima pagina) sono la base di ogni passaggio successivo, riguardano la definizione della vittoria e della sconfitta per l’Ucraina e la Russia. Putin non può tornare a Mosca con un ritiro, Zelensky non può restare a Kiev con in mano la mappa di un perdente. Nonostante la lentezza della campagna militare, i confini dell’occupazione russa sono vasti, sulla carta sembra una piccola striscia di terra, ma in realtà sono pari a 114.500 chilometri quadrati,1119% dell’Uc un numero abbagliante quand si pensa che il territorio dell'isola d’Inghi si estende per 209.331 chilom quadrati, quindi l'esercito di Mosca controlla un territorio grande come d terzi della Gran Bretagna.

Non avendo perso la guerra, Zelensky non cederà mai "la sua Inghilterra" alla Russia. A sua volta, Putin non avendo vinto il conflitto, non potrà "spostare" i confini della Russia sul terreno dove marcia gli stivali dei suoi soldati Trump ha il compito di far incontrare gli opposti interessi, un'impresa acrobatica. La stori la scrivono i vincitori, ma è proprio questo il chiodo che manca per append il quadro: siamo di fronte a non -finita da 1268 giorni, una gu dove il paradigma non è mai mutato fin dal pri colpo di cannone: la Russia non pu perdere e l'Ucraina non può vincere Zelensky e Putin non possono present come "sconfitti", sono intrapp nel ghiaccio bollente di un conflitt congelato dove il sangue continu a scorrere. Nell'incertezza e nell’ind di questa guerra, l'Europa deve fa bene i suoi calcoli, con realismo, siamo a un bivio, perché può aprirsi lo spazio per un negoziato, ma potrebbe spalancarsi il cancello di un inferno ancora più grande.

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