Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha definito il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il suo governo una vergogna per il Paese, in seguito alle proteste pro-palestinesi a Madrid di domenica. "Qualche giorno fa, il primo ministro spagnolo ha espresso rammarico per non avere una bomba atomica per 'fermare' Israele. Oggi ha invitato i manifestanti a scendere in piazza. Una folla pro-palestinese ha ascoltato gli slogan incendiari e ha interrotto la corsa ciclistica della Vuelta. Di conseguenza, un evento sportivo che è sempre stato motivo di orgoglio per la Spagna è stato annullato. Pedro Sanchez e il suo governo sono una vergogna per la Spagna", ha scritto Sa'ar su X.
E proprio ieri il premier spagnolo ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto discutibili. Il primo ministro spagnolo ha dichiarato di provare "orgoglio" per le proteste a favore dello Stato palestinese che hanno scosso la Vuelta, con manifestazioni di massa attese anche oggi a Madrid in occasione dell'ultima tappa della corsa ciclistica. Le autorità hanno rafforzato la sicurezza con 1.100 agenti nella capitale, dopo che ieri alcuni manifestanti hanno tentato di bloccare la penultima tappa sui monti Guadarrama. "Riconoscimento e pieno rispetto per gli atleti, ma anche ammirazione per un popolo come quello spagnolo che si mobilita per cause giuste, come la Palestina", ha detto Sanchez a una kermesse del Partito Socialista a Malaga. I dimostranti, che hanno preso di mira il team Israel-Premier Tech per la guerra a Gaza, hanno interrotto più volte le tappe del giro e costretto a ridurne alcune, suscitando critiche dell'opposizione per i rischi per la sicurezza dei corridori e l'immagine del Paese.