Due morti e un ferito, tutti migranti: sarebbe questo il bilancio della sparatoria nell'ufficio dell'Ice, l'Agenzia anti-immigrazione statunitense, a Dallas. L'assalitore si sarebbe tolto la vita. Stando a quanto riportato da Fox News, l'aggressore - un uomo bianco - avrebbe aperto il fuoco appostato sul tetto di un edificio vicino. Poi, vedendo gli agenti che si avvicinavano, avrebbe puntato il fucile contro di sé e si sarebbe sparato.
Todd Lyons, direttore dell'agenzia federale, alla Cnn avrebbe detto: "Le informazioni preliminari parlano di un possibile cecchino, abbiamo tre individui colpiti in questo momento, tutti trasferiti in ospedale". Mentre la vicedirettrice dell'Ice di Dallas, Madison Sheahan, a Fox News ha detto che non ci sarebbero agenti federali nella lista dei feriti e che non si conosce ancora il movente dell'attacco. "Abbiamo visto molta violenza nelle strutture dell'Ice e non è la prima volta che vediamo un attacco, anche quest'anno contro una nostra struttura", ha aggiunto Sheahan.
L'attentato alla struttura dell'Ice, in genere utilizzata per processare i detenuti prima che vengano trasferiti al centro di detenzione, sarebbe avvenuto intorno alle 6 del mattino locali. Le forze di sicurezza sono intervenute tempestivamente bloccando l'autostrada che costeggia la zona dell'aeroporto commerciale della città texana. "L'ossessivo attacco contro le forze dell'ordine, in particolare l'Ice, deve cessare. Prego per tutti coloro che sono rimasti feriti in questo attacco e per le loro famiglie", ha scritto su X il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance. Mentre la segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem ha fatto notare che nell'ultimo periodo c'è stato un aumento degli episodi di violenza nei confronti degli uffici dell'Ice.
Il centro migranti interessato dalla sparatoria era stato interessato ad agosto da un allarme bomba. Lo ha dichiarato la portavoce del dipartimento per la sicurezza interna americana, Tricia McLaughlin, a Fox News.