Tra dieci giorni saranno trascorsi due anni dalla strage del 7 ottobre del 2023, una data nera nel libro di storia, la caccia di Hamas agli ebrei. Due anni fa Israele ha vacillato, chi era scampato all’Olocausto, ai campi di sterminio nazisti, è stato catturato dai tagliagole di Gaza, dalla mano di Adolf Hitler a quella di Yahya Sinwar. Oltre mille morti, un’indescrivibile ferocia, sono stati completamente dimenticati e con una propaganda pervasiva, con la complicità del giornalismo più ideologizzato e asservito, è tornato l’antisemitismo.
Quando durante l’assemblea generale dell’Onu i delegati di dittature, satrapie, regimi mozza-orecchi, sultanati con la forca e califfati di torturatori hanno abbandonato la sala durante il discorso di Bibi Netanyahu, chi nel mondo libero ha conservato ancora la ragione ha capito qual è la posta in gioco: da una parte l’unica democrazia del Medio Oriente, dall’altra la più grande minaccia alla nostra libertà. L’allucinazione di massa dei pro-Pal ha prodotto la sgangherata missione suicida della Flotilla, il “tragico Fantozzi” che diventa tragico davvero. Le scorie radioattive delle farneticazioni degli utili idioti di Hamas arrivano fino al cinema, al teatro, alla televisione. C’era addirittura chi pretendeva di mandare in onda il 7 ottobre un film (“No other land”) che è una critica militante sulla politica di Israele nella Striscia, un’opera che ha vinto l’Oscar (figuriamoci), è stato giustamente riprogrammato e la Rai ha fatto una scelta editoriale inappuntabile, perché quel giorno segna un punto di non ritorno per la comunità ebraica in tutto il mondo, è la ricomparsa della Shoah e offrire quella data e quel palcoscenico ai palestinesi sarebbe stato un atto devastante. Un’altra pugnalata su un popolo che ha subito secoli di persecuzioni, fino ai campi di concentramento e ai forni crematori del Terzo Reich. Per fare un esempio, che equivale ai disegnini che si fanno nei manuali per gli sciocchi (e ce ne sono parecchi), è come se il 5 agosto, il giorno del bombardamento atomico su Hiroshima, la Rai mandasse in onda un film sulla politica di sterminio dell’impero del Giappone in Cina e nel Pacifico contro l’esercito americano. A Tokyo ci sarebbe stata una rivolta delle coscienze.
D’altronde tra i cinematografari la ragione è in sonno da tempo, all’ingresso del Sacher di Nanni Moretti, a Roma, c’è questa scritta: «Netanyahu criminale pazzo». E Hamas? Compagno Nanni, te ne sei dimenticato? Se ti riesce, dì anche qualcosa di sinistra, non solo di sinistro.
Stiamo assistendo alla nascita della categoria dei nuovi mostri, sono sulla Flotilla, sono intorno a noi, dominano l’informazione, la cultura. Ma come accadde con il comunismo, gli amici di Stalin e di Pol Pot perderanno contro la storia.