Un solo voto è bastato per garantire l'impunità a Ilaria Salis. L'eurodeputata di Avs è stata salvata dal Parlamento europeo: 306 voti a favore della conferma dell'immunità, 305 per la revoca e 17 astenuti. E lei, com'era prevedibile, ha esultato alla sua maniera: pugno sinistro alzato in cielo, con l'aggiunta di spumante e di fiori rossi. La domanda però sorge spontanea: chi ha salvato lady okkupazione? In Italia è partita subito la gara a chi accusa l'altro. Ma i falchi tiratori potrebbero nascondersi "all'estero".
Il voto era a scrutinio segreto. Ma abbiamo alcuni indizi che ci possono aiutare a capire chi ha salvato Ilaria Salis. Di certo, i parlamentari del centrosinistra non erano sufficienti per sostenere l'eurodepuata di Avs e dunque aveva bisogno della stampella del centrodestra. Tuttavia Ppe, Patrioti, Ecr e Sovranisti avevano dichiarato di essere a favore della revoca. Nel segreto dell’urna è andata diversamente. Come spiega il Corriere della Sera, basandosi sugli altri voti palesi della seduta di ieri, si può stimare che nel centrodestra ci sia stata almeno una quarantina di franchi tiratori.
Stando a diverse ricostruzioni, sembra che diversi deputati del Ppe tedeschi, polacchi, ungheresi, greci e ciprioti avrebbe sostenuto Ilaria Salis. Un romeno avrebbe deciso appena quindici minuti prima del voto di sostenere Salis. Come ha rivelato Andreas Schwab in un'intervista rilasciata a Repubblica, quello di Salis è stato soprattutto un voto contro Viktor Orban piuttosto che a favore dell'eurodeputata di Avs: "È così al 100 per cento. La maggioranza è preoccupata da quel che fa il governo ungherese. Però ci tengo a precisare che la linea ufficiale del Ppe era per revocare l'immunità. I socialisti di S&D erano invece per mantenerla".