Faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. Il presidente del Consiglio ha incontrato a Bruxelles la Presidente della Commissione Europea. Al centro del colloquio, fa sapere Palazzo Chigi, le priorità italiane in vista dell'odierno Consiglio Europeo, a partire da competitività, transizione climatica e semplificazione. Meloni "ha inoltre ribadito la necessità di urgenti provvedimenti a sostegno del settore automobilistico e delle industrie ad alto consumo energetico, in particolare sul fronte della riduzione dei prezzi dell'elettricità", si legge nella nota.
Nello specifico, Meloni ha chiesto un intervento deciso a sostegno del settore automobilistico e delle industrie ad alto consumo energetico. Il punto chiave sollevato dalla premier riguarda la necessità impellente di abbassare i prezzi dell’elettricità, considerati un fattore critico che sta minando la competitività delle imprese italiane ed europee. L'incontro ha quindi posto le basi per le discussioni che si terranno al tavolo dei leader, dove l’Italia chiederà all’Unione Europea un cambio di passo per proteggere il proprio tessuto industriale.
Finito il Consiglio europeo, la presidente del Consiglio - insieme ai primi ministri danese, Mette Frederiksen, e olandese, Dick Schoof - ha ospitato una nuova riunione informale tra alcuni degli Stati membri più interessati al tema delle soluzioni innovative in ambito migratorio. "Insieme a Italia, Danimarca, Paesi Bassi e Commissione europea - sottolinea Palazzo Chigi -, hanno preso parte all’incontro Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Germania, Grecia, Lettonia, Malta, Polonia e Svezia".
Oltre a confermare l’impegno dell’Italia sul fronte delle soluzioni innovative, Meloni ha aggiornato sul lavoro in corso sul tema della capacità delle Convenzioni internazionali di rispondere alle sfide della migrazione irregolare e sulle prossime iniziative previste. Una riunione a livello di funzionari avrà luogo a Roma il 5 novembre per proseguire il lavoro comune. "I leader presenti hanno concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo non solo in ambito Ue e Consiglio d’Europa, ma anche - più in generale - nei diversi contesti internazionali per promuovere più efficacemente l’approccio europeo a una gestione ordinata dei flussi migratori".