Siena, 30 dic. -(Adnkronos) - "Tra gli attori, direttamente e indirettamente coinvolti nella vicenda Mps, a partire dalle istituzioni nazionali, non c'é stata nei mesi scorsi, salvo rarissime eccezioni, la piena consapevolezza delle problematiche che sono emerse in modo dirompente in questi giorni. Quando questa consapevolezza é maturata era troppo tardi è 'i buoi erano già scappati dalla stalla". Con queste parole Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, interviene su Banca e Fondazione Mps alla luce degli ultimi accadimenti. "Non voglio alimentare sterili e nuove polemiche - dice Bezzini - ma leggo ricostruzioni sulla vicenda Mps che hanno poco a che fare con la realtà. Fin dall'estate scorsa mi sono fatto promotore di una serie di incontri con i livelli istituzionali nazionali e regionali per richiamare la loro attenzione sulla necessità di coordinare il percorso di riposizionamento della Banca con la tutela del patrimonio residuo della Fondazione. Era chiaro infatti che si rischiava il corto circuito sul passaggio dell'aumento di capitale. Purtroppo ho trovato solo tanta sottovalutazione su questo snodo cruciale e ritengo anche che questo sia anche uno dei motivi veri che hanno prodotto quanto avvenuto. Se due o tre mesi fa ci fosse stata una forte iniziativa da parte delle autorità competenti per evitare che "due ragioni" entrassero in conflitto, oggi ci troveremmo in una condizione radicalmente diversa". "E' evidente che la tensione che si é determinata - spiega Bezzini - ha riaperto a Siena spazi di manovra e di visibilità per le forze della restaurazione e per i falsi innovatori. Siena fortunatamente é anche altro e molto di più. A Siena c'é anche chi, negli ultimi anni, ha fatto una severa autocritica, chi ha sostenuto con linearità il rinnovamento dei management di Banca e Fondazione, chi ha supportato le revisione di norme arcaiche presenti nello statuti dei due enti, chi si é misurato con gli aspetti dolorosi e impopolari del piano di ristrutturazione, senza cavalcare il malcontento. Siena é anche questo". (segue)