Milano, 9 dic. - (Adnkronos) - "Un'analisi più attenta della storia degli immobili di Telecom Italia rivelerebbe, contrariarmente a quanto alcuni soggetti continuano a dichiarare, che la gran parte degli immobili di Telecom Italia fu ceduta durante la gestione precedente a quella Pirelli". Lo precisa in una nota il portavoce di Pirelli che "diffida chiunque dal continuare a insinuare irregolarità" nella gestione degli immobili di Telecom. Secondo il gruppo infatti "un'analisi più attenta degli immobili di Telecom farebbe emergere che l'operazione di dismissione degli immobili Telecom avvenuta tra il 2002 e il 2003 non implicò nessuna cessione a Pirelli Re, ma vide il merger di immobili conferiti da Telecom Italia con quelli di proprietà di una joint venture tra i fondi immobiliari di Morgan Stanley (75%) e Pirelli Re (25%)". "Gli immobili -prosegue la nota- confluirono in due società, Tiglio 1 e Tiglio 2, e successivamente furono ceduti attraverso operazioni di mercato. I valori degli immobili furono determinati dalla perizia dell'esperto indipendente Cb Richard Ellis. Si trattò di un'operazione vantaggiosa per Telecom con un ritorno sugli investimenti 'core' stimato a circa il 10,5-11%, valore superiore al costo degli affitti pari al 7-8%. Operazioni analoghe furono fatte da altri gruppi industriali e operatori di tlc come Ft, Bt, Dt, Kpn, Swisscom e Telenor. Una successiva operazione di dismissione immobiliare avvenne tra il 2005 e il 2006 e riguardò 1.300 immobili acquistati da Jv a cui Pirelli Re partecipava sempre con quote di minoranza". Vale la pena ricordare, prosegue il portavoce Pirelli "che a partire dal 2004, nelle operazioni immobiliari tra Ti e parti correlate diverse da società del gruppo, il comitato per il controllo interno e per la corporate governance di Telecom, composto unicamente da consiglieri indipendenti, ricevette il mandato di valutare le procedure da seguire a garanzia della correttezza dei processi. Questi i fatti, che purtroppo continuano a non essere considerati. Anche per questo, stante il protrarsi di ricostruzioni basate su affermazioni false, Pirelli diffida chiunque dal continuare a insinuare irregolarità che mai nessuno, consiglieri, comitati, collegi sindacali e audit, ha denunciato negli anni e che neppure le tante verifiche effettuate, anche dopo l'uscita del dottor Tronchetti da Telecom, hanno mai rilevato". La società ha dato quindi mandato agli avvocati Giuseppe Lombardi e Marco De Luca di procedere in ogni sede opportuna a tutela dei propri diritti.




