(Adnkronos) - Tuttavia, le modalita' con cui si arriva alla resa dei conti sulla guida delle Generali, quando e' ancora vivo il ricordo del 'dimissionamento' di Cesare Geronzi, non paiono bene accolte all'interno della compagnia. Una fonte autorevole, alla domanda se, in fin dei conti, non abbia senso tentare di 'cambiare cavallo', per descrivere il senso dell'operazione in corso cita Arnaud Amaury, abate di Citeaux. Nel 1209, durante la crociata contro i catari albigesi, prendendo la roccaforte eretica di Beziers, nella Linguadoca-Rossiglione, rispose cosi' a chi gli chiedeva come distinguere gli eretici dai cristiani, per mettere i primi al rogo e risparmiare i secondi: "Uccideteli tutti, Dio riconoscera' i suoi". "E' una cosa che non doveva accadere - continua la fonte - non so perche' e' accaduta e va a finire sulle spalle di persone che pensavano che le 'regole di ingaggio' fossero diverse. E' chiaro che, se gli indipendenti voteranno a favore della rimozione come ho sentito, c'e' una maggioranza che sfiducia Perissinotto, Sarebbe una cosa tristissima se un amministratore delegato si facesse sfiduciare da un voto in cda. Una cosa incomprensibile". Viene in mente il caso della cacciata di Alessandro Profumo da Unicredit, che pero', osserva la fonte, alla fine si dimise e non si fece sfiduciare. E' vero tuttavia che alle Generali le lotte di potere si sono sempre verificate. "Pero' - osserva la fonte - non con questo clamore". E' probabile che domani il cda non sara' breve.