Una Ilaria D'Amico contro le ipocrisie del pallone e della politica. La conduttrice Sky è intervenuta sulla polemica per la finale della Supercoppa tra Milan e Juventus che si disputerà il 16 gennaio in Arabia Saudita, a Gedda, alla quale potranno partecipare le donne sedendo, però, lontano dagli uomini. "Era meglio giocare in Italia, ma lo sapevamo già da mesi", spiega la D'Amico al Corriere della Sera. Leggi anche: "Rispetto per le donne". Barbara Berlusconi, clamorosa lettera a Marco Travaglio Indignata, sì, ma dallo stupore dell’ultima ora e dal finto buonismo sollevatosi, la giornalista sportiva ha affermato che la decisione era nota da un po’ ma che nessuno l’ha evidenziata per tempo: "Se accetti i soldi, devi prendere il pacchetto. Altrimenti lo dici prima: vi porto la Supercoppa, ma in cambio vogliamo il rispetto delle donne". Se, da un lato allora, fa notizia che le donne possano finalmente accedere da sole allo stadio per assistere a una partita, dall'altro, è un passo indietro la spartizione uomini-donne insieme alle ipocrisie degli addetti ai lavori che hanno fatto sentire la propria voce solo adesso, in prossimità dell’appuntamento calcistico. La soluzione? Le squadre potrebbero decidere di non giocare o, per evitare di trovarsi in situazioni simili, evitare le aperture verso determinati Paesi. Ma si sa, per Gedda le ragioni economiche e commerciali hanno avuto la meglio.