Veniamo a scoprire, qualche giorno dopo l'improvvisa scomparsa di Sergio Marchionne, che il numero 1 di Fca non aveva solo il vezzo del maglioncino, che indossava sempre evitando giacca e cravatta. No, Sergio Marchionne aveva anche il "vezzo della forfora", che lasciava cadere sulle spalle dei suddetti maglioncini, per lo più neri o blu e sui quali quindi si notava ancor di più. Lo scopriamo grazie a Aldo Cazzullo, penna titolata del Corriere della Sera, che nel suo ricordo del manager scrive: "E trovò un segno per raccontare la propria alterità: il maglione scuro al posto della giacca e della cravatta dell'establishment, concedendosi anche il vezzo - non per mancargli di rispetto da morto, ma per restituirne la fisicità da vivo - della forfora sulle spalle". Delle due l'una: vilipendio di cadavere o culto dei morti spinto al feticismo? Per approfondire leggi anche: Sergio Marchionne, la rivelazione-bomba di Melania Rizzoli: "Ecco perchè ha taciuto la sua malattia"