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Al via bando al commercio di avorio in Cina, ma ancora poca informazione

domenica 17 dicembre 2017

2' di lettura

Roma, 13 dic. (AdnKronos) - Il bando sul commercio interno di avorio in Cina ha un diffuso consenso da parte della maggioranza dei consumatori e verosimilmente ridurrà in maniera sostanziale l’acquisto di prodotti in avorio. Tuttavia, molti cittadini non ne sono ancora a conoscenza. In vista dello storico bando che prenderà il via alla fine del mese, Traffic e Wwf hanno commissionato a GlobeScan, un’agenzia di consulenza indipendente, la più grande indagine mai condotta sui consumatori di avorio, per comprendere la natura del consumo di avorio in 15 città i cui mercati sono tra i più attivi in Cina. Il bando è stato accolto dalla comunità internazionale come un passaggio cruciale che, se correttamente applicato, aiuterà a fermare il bracconaggio ed invertire il declino delle popolazioni di Elefante africano. La ricerca ha rivelato che l’acquisto di avorio è crollato negli ultimi tre anni in città come Pechino e Chengdu, dove le regolamentazioni sono più rigide e dove c’è più consapevolezza dell’imminente messa al bando. Tuttavia, il mercato dell’avorio si è spostato dalle città metropolitane a centri più piccoli, e tale spostamento nella domanda potrà continuare in futuro. Dallo studio sono emersi altri importanti risultati: solo il 19% degli intervistati ricordava spontaneamente l’esistenza di regole sul commercio d’avorio; il 46% le ricordava quando sollecitati; l’86% degli intervistati, una volta messi a conoscenza, ha dichiarato di supportare il bando dell’avorio. Ancora: più della metà di coloro che in passato avevano acquistato prodotti in avorio ha smesso di acquistarli, la maggior parte dei quali negli ultimi tre anni, ma la richiesta di avorio rimarrà per alcune categorie demografiche; chi viaggia all’estero in passato hanno comprato significativamente più avorio di chi non viaggia. La ricerca ha avuto lo scopo di identificare i fattori che influenzano il consumo di avorio, gli atteggiamenti delle persone riguardo alla messa al bando del commercio di avorio nel mercato interno, e la percezione dei consumatori riguardo ai messaggi della campagna. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati da Traffic e Wwf nel nuovo report 'Demand under the Ban: China ivory consumption research 2017' ('La domanda ai tempi del bando: indagine 2017 sul consumo di avorio in Cina'). "La Cina ha dimostrato una forte leadership su questo pressante tema, in una regione flagellata dal commercio illegale di fauna selvatica, che è esacerbato dal mercato legale. È un grande passo ed un grande impegno per assicurare un futuro all’Elefante africano. Tuttavia, è chiaro che i prossimi mesi saranno assolutamente critici per l’applicazione effettiva del bando e la sua comunicazione - dichiara Margaret Kinnaird, Wwf Wildlife Practice Leader - Siamo fiduciosi che chiudendo le porte del più grande mercato legale di avorio, inizieremo il 2018 un passo più vicini a creare un mondo in cui la domanda di avorio è fortemente ridotta".

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