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Martina: "Qualità agroalimentare sempre più sinonimo d’Italia"

domenica 21 febbraio 2016

2' di lettura

Roma, 17 feb. (Labitalia) - “Qualità agroalimentare è sempre più sinonimo d’Italia. La nostra leadership nel settore dei prodotti a denominazione non è fatta solo di numeri importanti, ma è l’espressione della forza di un tessuto economico e produttivo strettamente connesso ai territori. Un modello che vogliamo rafforzare sempre di più, anche attraverso un salto di qualità sul fronte organizzativo. I dati ci dicono che c’è un potenziale inespresso enorme da liberare, soprattutto al Sud". Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, è intervenuto alla ‘Giornata nazionale della qualità agroalimentare’ promossa dal Mipaaf in collaborazione con Ismea. L’iniziativa, che rientra nel piano strategico del ministero per la tutela e la promozione dei prodotti di qualità sul fronte nazionale e internazionale, ha coinvolto gli operatori del comparto Dop e Igp italiano. Un momento di incontro e confronto sullo stato attuale e sulle strategie di sviluppo messe in luce attraverso i sette tavoli di lavoro che si sono svolti sui temi specifici della sostenibilità delle Ig; dell’efficacia dei controlli; internazionalizzazione e sviluppo delle Ig; evoluzione del sistema dei Consorzi di tutela; retail e consumatori; tutela delle Ig e nuove frontiere del Digital Food. Nell'occasione è stato presentato anche il XIII Rapporto Ismea-Qualivita, indagine socio-economica dei comparti agroalimentare e vitivinicolo Dop e Igp che ha confermato la leadership del nostro Paese nel settore. "Stiamo lavorando da un lato per supportare al meglio i nostri prodotti di punta, che hanno la forza anche di aprire nuovi mercati, dall’altro per aiutare i produttori ad aggregarsi, sfruttando i vantaggi che il sistema delle denominazioni può portare. Oggi le prime 10 Dop e Igp nazionali sviluppano l’80% del fatturato. Dobbiamo far salire questa lista almeno a 20 prodotti nei prossimi tre anni. Per farlo, puntiamo su formazione e organizzazione, perché è su questi fronti che serve un cambio di passo. Servono più managerialità e investimenti nel capitale umano per dare futuro alle filiere e ai territori”, ha detto il ministro. “Come governo siamo in campo con il piano per la promozione del Made in Italy - ha ricordato Martina - con cui abbiamo aiutato tutto il comparto a raggiungere il record dei 36,8 miliardi di export. Il 20% è rappresentato proprio dai prodotti Dop e Igp, una quota molto importante soprattutto se confrontata con gli altri Paesi competitor". "Per difendere il vero Made in Italy dalla contraffazione, inoltre, usiamo strumenti nuovi: siamo l’unica istituzione al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per rimuovere dal web i falsi cibi e vini italiani. Ora è il momento di fare un passo in avanti, accompagnare i produttori in un percorso di crescita che aiuti tutto il sistema di qualità a consolidarsi”, ha concluso.

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