La rassegna stampa dei quotidiani questa mattina lascia ben poche sorprese. Tutti i giornali aprono con il presunto colpo di Stato di Giorgio Napolitano che già nell'estate 2011, secondo l'inchiesta di Alan Friedman, aveva scelto di sostituire l'allora premier Silvio Berlusconi con il professor Mario Monti. Cosa che poi a novembre accadde davvero. Anche l'Unità apre con la stessa storia ma con un titolo che difende senza possibilità di ripensamento il presidente: "Giù le mani da Napolitano". Niente di strano per il quotidiano fondato da Gramsci che vede nel Capo dello Stato un campione di rettitudine e un faro nel buio della politica italiana. Quel che lascia sconcertati è il titolo centrale dedicato a un altro "colpo" quello che avrebbe messo a centro Silvio Berlusconi. "Champions, lo strano colpo del Cav" c'è scritto in bianco su fondo nero. La notizia era uscita ieri sulle agenzie e riguarda Mediaset che ha vinto la gara per i diritti di trasmissione in diretta di tutti i match del torneo calcistico più importante d'Europa. Ma l'Unità con un gioco di parole lascia intendere chissà quali retroscena si nascondono dietro questa vittoria. Lo strano colpo del Cav - "Di questi tempi trovare un'azienda italiana disposta ad investire 700 milioni di euro è un fatto anomalo", scrive Marco Ventimiglia, "trattandosi di Mediaset, poi, sembra veramente di essere tornati indietro nel tempo, quando il Biscione sbaragliava la concorrenza televisiva, in Itala e non solo, a suon di acquisti milionari. Se poi si pensa che a firmare il mega assegno, per l'acquisizione valida un triennio di tutti i match in diretta e gli highlights di Champion League, è il grppo di Silvio Berlusconi, allora si scatena inevitabilmente ogni sorta di dietrologia. Fra queste, la più accreditata è quella che collega questa onorosa operazione al prossimo arrivo di un potente alleato a Cologno Monzese". Il ragionamento dell'Unità è che un'azienda come Mediaset, che già sborsa più o meno la stessa cifra per le partite di serie A, che non sta attraversando un periodo felice stretta tra la crisi del mercato pubblicitario e il diffondersi della tv sul web, per fare una proposta economica del genere alla League deve avere per forza un "oscuro" piano dietro. Che secondo l'Unità potrebbe essere un partner finanziario individuato in Telefonica (con il quale Mediaset già divide l'investimento nella pay tv Digital+) che oltre a sobbarcarsi del costo dei diritti calcistici piazzerà nelle case delle famiglie italiani i suoi film, le sue serie tv... Ma se si tratterà di prodotti di qualità, si rammarica l'Unità, le stesse famiglie "lo scopriranno dopo la sottoscrizione della nuova offerta calcistica". Eccolo "lo strano colpo del Cav".