(AdnKronos) - A minacciare le acque dei nostri mari è la presenza di alghe come l'Ostreopsis ovata, di origine tropicale e potenzialmente tossica, che è andata aumentando tra 2007 e 2013; in particolare, l'anno scorso la microalga è stata rilevata in 12 regioni costiere. Risulta invece sempre assente in tutti i campioni prelevati in Emilia-Romagna, Molise e Veneto. Lo rileva l'Annuario dei dati ambientali dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, presentato oggi a Roma. Ma a mettere a rischio la bellezza dei lidi italiani non è un'alga, ma i fenomeni di erosione che interessano sempre più le zone marino costiere, spesso sono favoriti da fattori antropici. Nel 2011, il 35,8% del territorio nazionale compreso nella fascia dei 300 metri dalla riva risultava urbanizzato, per un valore complessivo di 731 kmq su 670 comuni.