Milano, 13 mar. (Adnkronos) - Le Assicurazioni Generali tornano ai livelli di utile pre-crisi. La compagnia chiude il 2013 con un utile netto di 1,915 mld di euro, in forte crescita rispetto ai 94 mln del 2012. La bottom line del 2013 è analoga a quella del 2005, quando la compagnia chiuse l'esercizio in nero per 1,918 mld. L'utile del 2013 è il massimo dal 2007, quando aveva raggiunto quota 2,92 mld. Il dividendo proposto per l'esercizio è più che raddoppiato a 0,45 euro, rispetto agli 0,20 euro del 2012. E per il 2014 il Leone prevede "un ulteriore miglioramento dell'utile operativo e dell'utile netto, in linea con il piano strategico". L'utile per azione 2013 è di 1,24 euro, da 0,06 euro. Il quarto trimestre si è chiuso in nero per 324 mln di euro, a fronte di -1.039 mln nel quarto trimestre del 2012. La compagnia ha registrato 290 mln di euro di benefici dalla rivalutazione della quota in Banca d'Italia. L'utile operativo sale a 4,2 mld (+5,3%). I premi netti di competenza nel 2013 sono saliti leggermente a 60.796 mln, da 60.734 mln; il totale dei ricavi e proventi è calato a 85.043 mln da 86.018 mln. In flessione anche i costi e gli oneri, a 82.720 mln da 84.550 mln. L'utile del periodo prima delle imposte sale a 2.323 mln, da 1.468 mln. Il nuovo management, spiega il Group Ceo Mario Greco, sta lavorando per "portare Generali in fretta a riacquistare quella posizione di leadership, di primato nel mondo delle assicurazioni che ha avuto per anni e che aveva perso. Con questi risultati credo che cominciamo a ristabilire una reputazione, una fiducia e un valore che comincia ad avvicinarsi a quello che ci meritiamo. Spero che gli azionisti siano contenti". (segue)