"Lieve affezione bronchiale": Romano Prodi è stato ricoverato in ospedale a Bologna, le sue condizioni non destano preoccupazioni ma l'ex premier avrà bisogno di qualche giorno di assoluto riposo. Per questo motivo, spiegano dal suo staff, domenica 28 settembre non potrà recarsi ai seggi del Partito democratico per partecipare alle primarie che individueranno il candidato Pd alla presidenza della Regione Emilia Romagna. Una assenza di peso, sia pur dettata da motivi di salute ("Nessun caso politico", assicurano ambienti vicini al Professore), che inquieta i democratici emiliani già provati da problemi interni ed esterni: prima il braccio di ferro tra renziani sulle candidature, con Matteo Richetti che aveva sfidato il segretario regionale Stefano Bonaccini e il diktat del premier Matteo Renzi, che a lungo aveva auspicato una candidatura unitaria. Quindi lo stesso Richetti si era ritirato poche ore prima dell'annuncio dalla Procura di Bologna dell'indagine proprio su Richetti e Bonaccini per le spese pazze in Consiglio regionale. Pochi giorni fa, la richiesta di archiviazione per Bonaccini, sospiro di sollievo che anticiperà quasi certamente la sua incoronazione a candidato dem nonché grande favorito alla poltrona che per 15 anni è stata di Vasco Errani. E dire che per qualche giorno, dopo la tormenta giudiziaria, qualcuno aveva avanzato il nome dello stesso Prodi come candidato governatore per mettere d'accordo tutti, nostalgici dell'Emilia rossa, ex democristiani e renziani dell'ultima (o penultima) ora.