No, dico, ma state scherzando? «Pericolo di svolte autoritarie», dite? Cioè: è da circa vent'anni che i poteri esecutivo e legislativo sono subordinati all'azione delle magistrature; procure, tribunali, cassazioni e corti controllano i poteri democratici e avanzano in territori che appartenevano alla politica; da nove anni i cittadini non possono eleggere direttamente i parlamentari; tre anni fa alcuni organismi internazionali e alcuni capi di stato decisero che l'Italia non doveva andare al voto, tanto che l'Economist scrisse che «le euro-élites hanno costretto Italia e Grecia a sostituire leader eletti democraticamente con tecnocrati»; la fiducia parlamentare fu sostituita dalla fiducia della Banca centrale e del Fondo monetario; nessuno degli ultimi tre premier è stato propriamente eletto e nessuno degli ultimi tre governi è il risultato di una maggioranza, in altre parole è da due anni e mezzo che l'Italia non ha un governo scelto dai cittadini; l'attuale premier non è neppure un parlamentare e governa in virtù di una «emergenza» che a suo dire durerà altri quattro anni: e voi - voi - ora parlate di «svolte autoritarie» per le riforme preannunciate da Maria Elena Boschi? Voi che per lustri ci avete rotto l'anima con la Cia, i generali, i fascisti, Andreotti, Gladio, la P2, Berlusconi, insomma tutto fuorché vedere la svolta autoritaria che intanto c'era davvero? Voi che la svolta l'avete applaudita giorno per giorno? di Filippo Facci