Maurizio Belpietro e Marco Travaglio
Una delusione. Maurizio Belpietro boccia senza appello il govenro Renzi. Nel suo editoriale di oggi, sabato 22 febbraio, il direttore di Libero sostiene che la squadra di governo non è all'altezza delle aspettative e delle sfide che aspettano l'Italia. " I ministri sono frutto di un mercanteggiamento fra partiti e Quirinale". Il direttore si sofferma in particolare sulla scelta di Pier carlo Padoan all'Economia, un tecnico che ha più volte parlato di patrimoniale. Renzi si è dovuto chinare al Colle e ai partiti e quindi, secondo Belpietro, "il governo non brilla. Anzi, nasce sotto una cattiva stella". Sulla stessa linea anche Marco Travaglio per cui quello che si è formato è un Letta-bis (è proprio questo il titolo di apertura di Libero). Il vicedirettore del Fatto si sofferma sulla scelta del ministro della giustizia Andrea Orlando ("Orlando chi? avrebbe detto qualche giorno fa). Renzi avrebbe preferito il magistrato Nicola Gratteri ma ha trovato il veto di Giorgio Napolitano che lo ha cassato. "La scure di sua Maestà si è abbattuta proprio su Gratteri e questo la dice lunga sul liveollo di non detto dei patti inconfessabili che Renzi ha voluto o dovuto stringere col partito trasversale del Gattopardo". Per Travaglio Renzi avrebbe dovuto tenere duro su Gratteri invece "si è genuflesso a baciare la pantofola e ha nominato il ragionier Orlando utilmente parcheggiato all'Ambiente". D'accordo anche il Sole24ore che sotto il titolo "Da De Gasperi a Beautiful la speranza di essere clamorosamente smentiti", non nasconde tutto lo scetticismo nei confronti di una squadra che appare poco attrezzata (fatto salvo Padoan) per affrontare le sfide cha spettano l'Italia. Il direttore Roberto Napoletano paragona il govenro a Beautiful ma si auspica di essere clamorosamente smentito.