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Mafia: Dia Messina confisca beni a due esponenti di spicco del clan 'barcellonesi'

domenica 19 gennaio 2014

2' di lettura

Messina, 17 gen. - (Adnkronos) - I beni, per un valore di 2,5 milioni di euro, sequestrati e confiscati oggi dalla Dia di Messina sono ricondcibili a Salvatore di Salvo e Filippo Barresi, entrambi attualmente detenuti per reati di mafia, ritenuti esponenti di spicco del clan dei "barcellonesi", operante nella fascia tirrenica della provincia di Messina. Per quanto riguarda Di Salvo, detto "Sam l'americano", il provvedimento riguarda l'esecuzione del sequestro di quote societarie e compendio aziendale della "P.C.T. Costruzioni S.r.l. unipersonale", società attiva nel settore dell'abbigliamento, con sede in Barcellona Pozzo di Gotto; 4 autovetture ed un rimorchio; una polizza assicurativa; conti correnti (saldi attivi), titoli e altre forme di investimento finanziario, per un valore complessivo stimato in circa 500.000 euro. Di Salvo risulta, inoltre, gravato da molteplici procedimenti penali per associazione mafiosa, nell'ambito dei quali ha riportato numerose condanne e rinvii a giudizio. In particolare Di Salvo è stato gravato da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito del procedimento penale "Marenostrum" per associazione mafiosa ed omicidio e successivamente condannato alla pena definitiva di anni 1 e mesi 6 di reclusione; indagato per avere, in concorso con altri, aiutato il noto Benedetto Santapaola a sottrarsi alle ricerche dell'Autorità Giudiziaria di Palermo; il 18 luglio 2003, gravato da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina, in quanto dall'indagine denominata "Omega-Obelisco" Di Salvorisultasse essere 'organico' al gruppo criminale "barcellonese" capeggiato dal noto capo mafia Giuseppe Gullotti, di cui era stretto collaboratore ed incaricato di espletare gli incarichi più delicati. Di Salvo e' stato anche raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Messina il 24 marzo 2003 nell'operazione denominata "Icaro", per alcuni espisodi estorsivi svolti per conto dell'organizzazione dei barcellonesi nei confronti di diverse attività economiche della provincia di Messina. Per questo e' stato condannato a sette anni di reclusione ed alla multa di mille euro. Sottoposto a regime di sorveglianza speciale, Di Salvo viola gli obblighi di tale misura e viene arrestato nell'ottobre del 2010. In ultimo, nell'ambito dell'indagine "Gotha", il 16 giugno 2011, Di Salvo e' indagato per reati di mafia in quantoritenuto elemento apicale del clan dei barcellonesi. Il 31 ottobre 2012 Di Salvo e' conndannato ij primo grado a 20 anni di reclusione. (segue)

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