Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Prorogata a Firenze la mostra 'Giorgio Vasari e l'Allegoria della Pazienza'. Allestita alla Galleria Palatina e curata da Anna Bisceglia, l'esposizione sarà visitabile fino al nove febbraio. L"Allegoria della Pazienza' è uno dei dipinti più significativi delle collezioni medicee. L'opera, in origine attribuita al Parmigianino e poi a Girolamo Sciolante, è oggi riconosciuta come frutto di collaborazione tra Giorgio Vasari e lo spagnolo Gaspar Becerra. Alle sue spalle, ha una storia collezionistica complessa, che coinvolge alcuni importanti personaggi legati alla corte di Cosimo I e allo stesso Giorgio Vasari. Intorno a questo dipinto e alla raffigurazione vasariana della pazienza è incentrata la mostra allestita alla Galleria Palatina, che indaga le motivazioni dell'operazione dell'artista e si chiede perché, seguendo il filo delle committenze, le fonti letterarie, i percorsi degli artisti, la virtù della Pazienza fosse considerata così importante nell'arte e nella letteratura del pieno Rinascimento. Accanto all"Allegoria della Pazienza' figura la versione dello stesso tema eseguita da Camillo Filippi e conservata presso la Galleria Estense di Mantova (1554), da dove proviene anche il busto di Ercole II scolpito da Prospero Sugari (1554), sul cui basamento è effigiata la stessa virtù, e le medaglie di Pompeo Leoni (Firenze, Bargello, 1554). A illustrare il motivo iconografico nella sua complessa genesi, è esposta poi una grande tavola proveniente dall'Accademia di Venezia. È presente inoltre la piccola tavoletta degli Uffizi, nota erroneamente come 'Artemisia che piange Mausolo', ma che deve riconoscersi invece come una 'Pazienza', e ancora alcuni disegni e incisioni provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe di Firenze.




