Meloni contro il Pd: "Se questi sono di sinistra io sono Mao Tse Tung"

Bocciata la proposta della fondatrice di Fratelli d'Italia sul tetto massimo agli assegni. E lei si sfoga...
di Andrea Tempestinidomenica 12 gennaio 2014
Meloni contro il Pd: "Se questi sono di sinistra io sono Mao Tse Tung"
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"Se questi sono di sinistra io sono Mao Tse Tung". Così Giorgia Meloni, la neo-rivoluzionaria un po' cinese e un po' "nera", la fondatrice di Fratelli d'Italia che si scaglia contro il Parlamento dopo l'ennesima bocciatura sulla revoca delle pensioni d'oro. Giorgia, infatti, pensava di aver trovato un buon compromesso: tetto massima di cinquemila euro netti (dieci volte in più rispetto alle pensioni minime) e dai cinquemila euro in su il calcolo del dovuto in base al sistema retributivo. "E' giusto che ciascuno guadagni per quello che ha versato. Il problema sono i privilegi", ha spiegato la Meloni. Ma, come detto, il Parlamento non la pensa come lei: quando ieri, mercoledì 8 dicembre, si è arrivati al voto, è stata approvata la mozione di maggioranza con 310 voti. Il testo che ha ricevuto il via libera è l'ennesima, colossale, presa per i fondelli. Ci si impegna a "monitorare gli effetti delle misure contenute nella legge di Stabilità 2014, valutando in seguito nuove norme che realizzino maggiore equità, nel rispetto del dettato della Corte Costituzionale". Che, tradotto, significa che si cambia poco e nulla: si va avanti con quanto previsto nella ex finanziaria, che indica un contributo di solidarietà per le pensioni più alte. Nel dettaglio, un contributo del 6% per la parte eccedente i 90mila euro annui, che diventa il 12% oltre i 128mila euro e il 18% oltre i 193mila. Un intervento marginale, con il contestuale impegno del Parlamento (arrivato ora) a tagliare (forse) qualcosina in più in un non meglio specificato futuro. Una presa per i fondelli, appunto. E la Meloni attacca. Il Pd, su tutti: "Se questi sono di sinistra...".