Genova, 4 feb. - (Adnkronos) - "Lavoro impegnativo e difficile, come del resto tutti i lavori di questo genere". Così Silvio Bartolotti, ad della Micoperi di Ravenna, impegnata con l'americana Titan nel recupero di Costa Concordia all'isola del Giglio, definisce l'opera di rimozione del treno Intercity 660 deragliato ad Andora (Savona) il 17 gennaio scorso. Raddrizzare una nave da crociera come Costa Concordia, lunga 290 metri, alta 52 metri e pesante 45mila tonnellate, adagiata con un'inclinazione di 65 gradi in un ecosistema delicato e prezioso è l'impresa del secolo. "Ma anche questa - dichiara Bartolotti all'Adnkronos - è un'opera tutt'altro che facile, richiede gru di determinate dimensioni, posizionate nel punto giusto, secondo me dovrebbero essere completamente a ridosso della costa ma bisogna vedere in concreto, le soluzioni da valutare sono molte e io non conosco la situazione. Bisogna anche provvedere al rafforzamento del terreno". Per l'opera di recupero del treno e di messa in sicurezza della zona Rfi ha ricevuto proposte da diverse aziende e le sta vagliando. "Noi - dice l'a.d. della Micoperi - abbiamo dato la nostra disponibilità". (segue)