Reggio Calabria, 8 feb. - (Adnkronos) - Avrebbero indotto Maria Concetta Cacciola a ritrattare le accuse che aveva formulato nei confronti delle cosche di 'Ndrangheta Cacciola e Bellocco, operanti a Rosarno, le 5 persone arrestate questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria in una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. La Corte d'Assise di Palmi, che ha già condannato il padre, la madre e il fratello della pentita, Giuseppe e Michele Cacciola e Anna Rosalba Lazzaro, nella motivazione della sentenza aveva espresso dubbi sulla dinamica e sul contesto che aveva portato Maria Concetta Cacciola a togliersi la vita ingerendo acido muriatico. L'estremo gesto venne compiuto dopo essere rientrata dal progrmma di protezione. Secondo quanto emerse già all'epoca, i famigliari usarono i figli della donna per convincerla a tornare sui suoi passi. I tre congiunti sono tra i destinatari dell'ordinanza eseguita questa mattina.