Firenze, 25 mag. - (Adnkronos) - Nel verbale steso al termine della riunione dei consulenti tecnici del pm e dai consulenti delle parti (indagati e famiglia Magherini), sulla base degli esiti dell'autopsia, "si riconosce che c'è un nesso causale tra la morte di Riccardo Magherini e le modalità violente con le quali è stato affrontato dai carabinieri, laddove si dice che il decesso è avvenuto per agitazione psicomotoria, forte stress e asfissia, ritenendo l'asfissia la causa preponderante. Nel verbale non c'è scritto che il pestaggio non ci sia stato". A sottolinearlo all'Adnkronos l'avvocato Fabio Anselmo, che assiste la famiglia di Riccardo Magherini, l'ex calciatore morto la notte del 3 marzo scorso a Firenze mentre veniva arrestato dai carabinieri, che oggi a tenuto una conferenza stampa. Quanto alla droga come possibile causa del decesso, l'avvocato sottolinea che la dose trovata nel sangue, "0,4 è una componente minima: seppure ne avesse determinato l'agitazione, non sarebbe possibile che una persona in perfetta forma fisica muoia perché è agitata". Inoltre, aggiunge il legale della famiglia Magherini, "abbiamo le dichiarazioni di testimoni che hanno riferito quanto visto: testimonianze - sottolinea - documentate attraverso filmati mandati in onda da tutti i telegiornali". Riaguardo ai traumi, "ne discuteremo: se siano avvenuti per calci, pugni o schiacciamento al suolo, sempre di trauma si tratta. Bisogna smetterla di dare informazioni sbagliate tali da poter disorientare i numerosi testimoni che fino a oggi hanno raccontato dei calci inferti al povero Riccardo Magherini. Questa disinformazione va stigmatizzata". Per la morte di Magherini risultano indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale quattro carabinieri. Sono indagati anche cinque sanitari che arrivarono in ambulanza in Borgo San Frediano per prestare i soccorsi dopo la richiesta d'aiuto inviata dai carabinieri: per loro l'accusa è omicidio colposo.