Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Il prezzo medio di copertina dei libri (di carta) che il lettore acquista è diverso da un canale di vendita all'altro. Ed è è più alto nei canali online rispetto alle librerie fisiche. È più alto nelle librerie 'indipendenti' che in quelle di catena. È più alto nelle librerie online perché, ormai, è solo lì che ci si può trovare un certo tipo di produzione (meno mainstream) di cultura e di ricerca. Le librerie indipendenti, complice la crisi, hanno dovuto infatti alleggerire il loro magazzino. E nell'alleggerirlo hanno inevitabilmente dovuto privilegiare i titoli a più alto prezzo e a minor indice di rotazione. Inevitabile per il lettore (e cliente) andare a cercare poi questi titoli negli store online che possono anche massificare di più le promozioni e offrire la spedizione gratuita. E quale dovrebbe essere oggi per un lettore il prezzo giusto per un e book di varia? Il 30-36% inferiore a quello dello stesso libro di carta (non di più). Sono solo alcuni degli elementi che sono emersi da due indagini, presentate oggi a 'Più libri più liberi', la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino a domenica al Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma. Le ricerche, a cura di Simon-Kucher & Partners e di Informazioni Editoriali, rese note nell'ambito del convegno a cura dell'Associazione Italiana Editori (Aie) 'Il pricing è giusto?', hanno indagato il mondo dei prezzi del libro di carta (Informazioni Editoriali) e quello del pricing dei libri digitali (Simon-Kucher & Partners): un tema centrale oggi nelle politiche aziendali, a cavallo com'è tra rischio di eccessiva 'svalutazione' del prodotto del lavoro editoriale e la necessità di 'tenere agganciato' al libro e alla lettura un popolo di non lettori come quello italiano.(segue)