L'Aquila, 29 ago. (Adnkronos) - "Oggi possiamo partire e dare concretezza al desiderio di aggiungere un tassello importante al complesso lavoro di ricostruzione della citta'. Crediamo molto in questo progetto, lo abbiamo fatto nostro, abbiamo messo in campo le nostre capacita' e i nostri saperi". Il chief corporate operations officer dell'Eni, Salvatore Sardo, lo afferma in occasione della firma dell'accordo per il restauro della Basilica di Collemaggio a L'Aquila. "Oggi si sente dire spesso che l'Italia ha grandi competenze e che dovrebbe valorizzarle -aggiunge Sardo- E' vero, sappiamo fare molto, moltissimo. Soprattutto quando facciamo squadra. Personalmente sono convinto che Eni, a fianco della citta' e delle sue persone, sara' in grado di portare a termine nei tempi previsti, un progetto fattibile e innovativo. Un progetto che saremo orgogliosi di raccontare e far conoscere. Pubblica amministrazione e impresa, citta' ed Eni, un'alleanza che fara' parlare di se'". Sardo, poi, sottolinea che "qualcuno si chiedera' il motivo di questa collaborazione. Prima di tutto siamo un'azienda italiana. Voglio dire che, nonostante una presenza internazionale solida in quasi 90 Paesi in tutto il mondo, la nostra testa e il nostro cuore rimangono qui. Siamo italiani, amiamo questo Paese e la ferita e' che ancora oggi vive L'Aquila non ci puo' lasciare indifferenti". Il manager dell'Eni, poi, sottolinea la capacita' dell'Eni di dialogare con il territorio: "vogliamo ripensare quest'area con gli aquilani, per gli aquilani. Per questo motivo nel progetto che presentiamo, abbiamo immaginato, da subito, il coinvolgimento diretto della citta', le sue scuole, la sua gente. Non vogliamo limitarci neppure alla sola Collemaggio: il nostro obiettivo da qui a 3 anni e' quello di creare un'occasione per valorizzare l'intera area della Basilica e restituirla 'vivibile' alla citta'".