(Adnkronos) - Le emergenze investigative hanno consentito di appurare come gli attuali assetti gerarchici del gruppo dominante non si discostino dalle dinamiche associative consolidandosi sotto la guida del capostipite Guido Abbinante, attualmente detenuto, attraverso la scelta dei figli, Arcangelo e Gennaro, attuali capi dell'organizzazione di delegare a pochi fidati referenti di zona l'amministrazione dei rapporti con i gestori delle singole piazze di spaccio esistenti tra Scampia e Secondigliano, fino al rione Monterosa, roccaforte del clan Abbinante frequentatissimo da tossicodipendenti come le piazze di spaccio del 'parco Oasi', del 'Motel Agip', de 'Le Castellette', de 'I 7 palazzi', de 'Sotto il forno', 'Dal casaro', de 'La 33' alle quali viene assicurato il continuo rifornimento di droga. Tale strutturazione organica ha assicurato particolare efficienza al sodalizio criminale degli Abbinante, non solo sotto il profilo della riduzione al minimo dei rischi connessi ai controlli delle forze dell'ordine, essendo i traffici illeciti affidati ad una ristretta cerchia di persone, ma anche sotto il profilo della sua piena espansione nel sempre molto attivo mercato della droga. Nell'ambito della stessa indagine e' stata accertata l'operativita' di un gruppo criminale facente capo a Rosario Tripicchio, ucciso in un agguato il 5 gennaio dello scorso anno "composto da soggetti affermatisi quali stabili acquirenti degli Abbinante -spiegano in Procura- di grossi quantitativi di cocaina destinati ad essere rivenduti oltre i confini campani, sempre all'ingrosso, nelle province di Catania, Isernia, Roma e in localita' turistiche della costiera romagnola". (segue)