(Adnkronos) - Dopo la sconfitta della Germania, infatti, l'ex ufficiale nazista fuggi' in Argentina, attraverso la rete di contatti creati e gestiti da padre Krunoslav Draganović e con la collaborazione della Ratline, un'organizzazione segreta che permise la fuga nei paesi latinoamericani ad Adolf Eichmann, Klaus Barbie e altri ancora. Priebke si rifugio' a San Carlos de Bariloche, un paesino ai piedi delle Ande, riuscendo a sfuggire al Processo di Norimberga, e, anche se i servizi segreti israeliani per molto tempo gli diedero la caccia, non fu mai scoperto. Fu rintracciato solo nel 1994, allorche' un membro del 'Centro Simon Wiesenthal' lo riconobbe e ne segnalo' la presenza alle autorita' argentine, che lo credevano morto da tempo. Estradato in Italia dalla giustizia argentina, nel novembre 1995 il governo (in quel momento guidato da Lamberto Dini) ne chiese ed ottenne il rinvio a giudizio per crimini di guerra. Accusato di aver partecipato all'organizzazione dell'eccidio delle fosse Ardeatine, Priebke fu dichiarato colpevole di omicidio plurimo dal Tribunale militare: tuttavia non fu condannato a causa della prescrizione del reato e per la concessione delle attenuanti. La sentenza fu ovviamente criticata, sia in Italia che all'estero, dalle comunita' ebraiche, che si sentivano offese dall'assoluzione di quello che loro reputano "un aggressivo e pericoloso criminale di guerra". (segue)