Può costare cara a Gigi Riva la visita in carcere al 'suo' presidente Massimo Cellino, fatta il 19 febbraio insieme al deputato Pdl Massimo Pili e all'editore dell'Unione Sarda Sergio Zuncheddu. La procura di Cagliari lo ha infatti iscritto nel registro degli indagati per falso ideologico. Se infatti un rappresentante delle istituzioni può far visita ad un detenuto in qualsiasi momento, così non è per i comuni cittadini che hanno bisogno di un apposito permesso. Una leggerezza, quella di 'Rombo di Tuono', a cui prova a dare un spiegazione il suo legale, Massimiliano Ravenna, che alle agenzie dichiara: "Nessuno poteva pensare che avesse un’identità diversa, che fosse un collaboratore o un accompagnatore, visto che è conosciuto ovunque, quindi non si è posto alcun problema. Non conosceva nemmeno le regole che sovrintendono gli ingressi in carcere, era convinto che si potesse fare senza intoppi". Ricostruzione che risulta più che attendibile, tant'è che a finire nei guai potrebbero essere anche iil personale che gli anno permesso di varcare le porte del penitenziario. Ma che, con ogni probabilità, non servirà a Riva ad evitare l'inchiesta.