Taranto, 11 apr. - (Adnkronos) - Colpi di pistola furono esplosi in una sala giochi, la Virtual Game' di Massafra, in provincia di Taranto, durante una lite scatenata da un 'contenzioso' privato su una casa popolare. I carabinieri, a distanza di un anno e mezzo, hanno chiarito i contorni della sparatoria avvenuta la sera del 18 settembre 2011, arrestando sei persone in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip Giuseppe Tommasino, su richiesta del pm Giovanna Cannarile. Si tratta di Vito Diofebo, 29 anni, di Taranto, incensurato, accusato di porto illegale di pistola, esplosione di colpi di arma da fuoco, omessa denuncia e omessa custodia di armi e Antonio Bellanova, 26, di Massafra, noto alle Forze di Polizia, gia' detenuto per altri motivi, accusato di porto illegale di arma bianca, violenza privata, favoreggiamento personale. Sono accusati di favoreggiamento gli altri arrestati: Giuseppe Leggieri, 27, noto alle Forze dell'Ordine, A. L. 23, incensurato, D.T., 31, incensurato, Roberto Palanga, 28, noto alla Forze di Polizia. Nonostante il clima omertoso ed i tentativi di depistare le indagini, anche mediante l'eliminazione delle tracce del reato, gli inquirenti hanno accertato che la lite coinvolse Diofebo e Bellanova. Quest'ultimo dichiaro' che quella sera non era presente nel locale. Diofebo nutriva risentimento nei confronti del rivale a seguito di ripetuti atti vessatori e violenti commessi nei confronti di sua sorella. La donna difatti, residente nello stesso complesso di case popolari, a Massafra, dove abita Bellanova, era stata piu' volte minacciata e picchiata dall'uomo che, pretendendo di 'comandare' sulle palazzine in questione, accampava diritti su una casa regolarmente assegnata alla ragazza. (segue)