Modena, 16 lug. - (Adnkronos) - In provincia di Modena, a oggi, sono poco piu' di un centinaio le imprese gia' iscritte alla 'white list', mentre sono oltre 3 mila quelle che hanno presentato domanda in Prefettura e solo una parte di queste e' inserita nell'apposita lista provvisoria. A lanciare l'allarme e' l'Ance di Modena che, per voce del presidente Stefano Betti, spiega come dopo il sisma, non e' solo la crisi a mettere in ginocchio il settore delle costruzioni. "Le aziende sono penalizzate dai tempi lunghissimi di controllo da parte degli enti preposti" spiega Betti, ricordando che tra quelle in stand by "vi sono numerosissime imprese edili conosciute e affidabili, presenti da tempo sul territorio". Aziende che pero', ricorda l'Ance, "si trovano giorno dopo giorno in sempre maggiore difficolta' per un problema burocratico, la lentezza delle procedure di controllo affidate alla Prefettura". "Ance da sempre ha sostenuto la validita' della 'white list' per contrastare le infiltrazioni mafiose - ricorda ancora Betti - ma la situazione che si e' creata a Modena in questi ultimi mesi dimostra che, quantomeno, deve essere rivista seriamente la sua applicazione". Il decreto 74 del 2012 per la ricostruzione post sisma in Emilia prevede, infatti, sia per i committenti pubblici sia per quelli privati, di poter affidare lavori alle imprese che si trovano anche semplicemente nella 'white list di attesa'. Ma, mentre le pubbliche amministrazioni devono rispettare questa norma, nel caso degli appalti privati si sta verificando l'esclusione di aziende dalle gare per il fatto che non sono in possesso della 'white list' definitiva. (segue)