Roma, 23 gen. - (Adnkronos) - Un saggio per rivivere il periodo del colonialismo italiano basandosi sullo studio di un corpus di romanzi coloniali pubblicati tra il 1922 e il 1935. E' 'Letteratura dell'impero e romanzi coloniali (1922-35)' di Massimo Boddi, pubblicato da Caramanica Editore. Il lavoro si articola nella ricognizione e nell'approfondimento di testi in prevalenza inediti nel panorama della critica italiana.La politica coloniale italiana, come fatto ideologico, si afferma a piu' riprese anche nell'orizzonte letterario. L'Africa coloniale, per il lettore, era tradotta come mondo irreale, affascinante: carico di mistero, di peccato, di istinti primordiali. "Strano che paia - si legge nel saggio - nei romanzi coloniali scarseggiano i miti politici assunti a edificare la missione storica del fascismo nella sua pretesa all'universalita'. Qua e la' non mancano, ma sono fiacchi e frammentati. In realta', una scelta piu' o meno intenzionale scarta o elude il tema politico per dare spazio a un rapporto di complicita' sessuale tra colonizzatore e colonizzata. Cio' contraddistingue in maniera inequivocabile il romanzo coloniale come sottogenere di una letteratura carica di erotismo, misoginia e razzismo".Nel volume si esaminano il ruolo della donna puntando a dimostrare quanto il peso coloniale abbia influito sulla sua vita "perche' proprio il tema sessuale, in letteratura, agisce fortemente in procedure discriminatorie, funzionali alla retorica coloniale e imperiale". Massimo Boddi, classe 1983, toscano nativo di Piombino, ha al suo attivo numerose collaborazioni con diverse emittenti e riviste. E' redattore e anchorman presso l'emittente Canale7 di Fondi, per il settimanale "Il Punto" cura la rubrica 'Green Pride' dedicata alla green economy. Questo e' il suo primo saggio.