Palermo, 29 apr.- (Adnkronos) - E allarme per i furti di rame dagli impianti di pubblica illuminazione a Palermo. Unemergenza che si traduce in costi altissimi per Amg Energia (le polizze assicurative coprono solo in minima parte i danni), in rallentamenti delle attivita' di manutenzione ordinaria assicurate in citta', per la necessita' di dirottare le squadre di operai negli interventi di ripristino, ma soprattutto in disagi per i cittadini costretti a convivere con strade al buio. Unemergenza che oggi pomeriggio e' stata denunciata, in una conferenza stampa, dal presidente del Consiglio di amministrazione di Amg Energia Spa, Emilio Arcuri, affiancato dagli altri due componenti dellorgano amministrativo, Mario Li Castri e Antonio Rera. Ce' una regia dietro questa impennata di furti ed e' quella della mafia - ha sottolineato il presidente Arcuri -. Ce' la mano della criminalita' organizzata che gestisce la commercializzazione del rame sul mercato nero. Per fronteggiarla Amg mette in campo misure straordinarie, che si aggiungono a quelle gia' adottate, dalla saldatura dei coperchi dei pozzetti alluso di materiale inerte, come la sabbia, per bloccare i cavi e renderne difficile lestrazione dai cavidotti. La societa' e' pronta ad adottare una soluzione radicale: luso di cavi in alluminio, che sostituiranno quelli con anima in rame, per i nuovi impianti di illuminazione. Una soluzione conveniente anche dal punto di vista economico, dal momento che il costo dellalluminio e' inferiore a quello del rame. Una guerra, lha definita il presidente Arcuri, una situazione drammatica e preoccupante, che ci danneggia pesantemente: un chilometro di rame costa circa 500 euro, viene venduto al mercato nero a 147 euro ma crea un danno di oltre 3.000 euro, il costo, appunto, del ripristino. Una situazione che ha ripercussioni sulla sicurezza di intere zone che rimangono al buio. Il nostro impegno e' quello di ripristinare immediatamente gli impianti, laddove questo e' possibile compatibilmente con la necessita' di acquisire i materiali necessari. (segue)