Palermo, 11 feb.- (Adnkronos) - "La Bacigalupo era uno squadrone. Ci giocavo io ma anche l'ex Procuratofre antimafia Pietro Grasso che era bravo". Lo ha detto Marcello Dell'Utri intervenendo brevemente nel processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa a Palermo. Dell'Utri ha tolto lper un momento la parola al suo legale, Massimo Krogh che nel corso dell'arrimga difendiva ha ribadito: "In questa squadretta c'era anche il figlio di Tanino Cina' (boss mafioso ndr), mentre Vittorio Mangano nelle partite tutelava i ragazzi i ragazzi". Il Club Bacigalupo di Palermo, che prendeva il nome dal portiere del grande Torino, nella sentenza di condanna a Dell'Utri e' stata citata oltre 30 volte. Si tratta di una societa' calcistica fondata nel 1957. I calciatori provenivano quasi tutti da due scuole cattoliche, quella dei Salesiani del Don Bosco e quella dei Gesuiti del Gonzaga. Nelle sue fila oltre a Marcello Dell?Utri, che ne sara' anche presidente, e a Pietro Grasso militavano anche il senatore Carlo Vizzini, i figli del primo presidente della Regione Giuseppe Alessi e quelli dell?'ex ministro dc Restivo oltre all?'ex rettore dell?Universita' di Catania Fernando Latteri.