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Storia: 70 anni fa lo sbarco in Sicilia degli alleati

domenica 14 luglio 2013

3' di lettura

Roma, 9 lug. (Adnkronos) - 70 anni fa, alle 4.45 della notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, inizio' lo sbarco in Sicilia degli anglo-americani, il primo sbarco alleato sul suolo italiano. Una svolta decisiva nella storia del secondo conflitto mondiale che segnera' l'inizio della fine della guerra e del regime fascista. Di li' a poco, infatti, il Gran Consiglio votera' la sfiducia a Mussolini e il re ne ordinera' l'arresto. L'operazione Husky (cane da slitta), questo il nome in codice, vide l'utilizzo di sette divisioni di fanteria (tre britanniche, tre statunitensi e una canadese) e costitui' anche una delle piu' grandi azioni navali mai realizzate fino ad allora. Le grandi unita' impegnate appartenevano alla 7ª Armata USA al comando del generale George S. Patton, e l'8ª Armata britannica al comando del generale Bernard Law Montgomery, riunite nel 15º Gruppo di Armate, sotto la responsabilita' del generale inglese Harold Alexander. Poco prima dell'alba del 10 luglio, con una smisurata azione anfibia, le truppe anglo-americane iniziano lo sbarco in Sicilia: la 7° Armata Usa sbarca sulle spiagge di Gela e, l'8° Armata inglese su quelle di Pachino, Noto e Siracusa. L'operazione portera' in soli 39 giorni alla conquista della Sicilia da parte degli alleati, con l'ingresso a Messina delle truppe del generale Patton alle 10.15 del 17 agosto. Della lunga preparazione da parte anglo-americana dell'operazione e del suo svolgimento si e' gia' scritto moltissimo, non solo sui libri di scuola. Ma in occasione del settantesimo anniversario sono diversi i volumi date alle stampe in Italia: si va 'Gela 1943' del giornalista Fabrizio Carboni, uscito per Mursia nel 2011, che svela la strage dei carabinieri compiuta a Passo di Piazza, al piu' recente 'Obiettivo Biscari', edito sempre da Mursia, in cui i marescialli Domenico Anfora e Stefano Pepi documentano per la prima volta la strage di Comiso, nella quale vennero fucilati soldati italiani e tedeschi, fino a 'Operazione Husky', uscito nei primi mesi del 2013 per Castelvecchi, dove Giuseppe Casarrubea e Mario Jose' Cereghino, grazie ad una ricerca durata dieci anni tra i documenti 'secret' e 'top secret' conservati negli archivi di College Park (Usa) e di Kew Gardens (Gran Bretagna), ricostruiscono un aspetto finora poco indagato della praparazione dello sbarco in Sicilia, ovvero la guerra psicologica, la propaganda e le operazioni di intelligence messe in campo da Londra e da Washington per gettare nel caos l'Italia fascista, tra il 1940 e il 1943. Domani ad Acireale verra' inoltre inaugurata la mostra 'Phil Stern Sicily 1943' , alla presenza dell'ormai 93enne fotografo, che prima di diventare famosissimo immortalando i piu' grandi divi di Hollywood, inizio' la sua gloriosa carriera a 22anni, proprio come fotoreporter di guerra, aggregato all'armata anglo-americana che spazzo' via dall'Isola le truppe italiane e tedesche. Infine, sempre domani, nel Centro culturale Le Ciminiere di Catania, a pochi metri dal 'Museo dello Sbarco', si terra' un convegno che offrira' una panoramica ampia e approfondita dei giorni dello sbarco. Al tavolo dei relatori, coordinati dal giornalista Daniele Lo Porto, si alterneranno, a partire dalle 9.30, rappresentanti delle istituzioni, docenti, giornalisti, testimoni e storici.

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