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Inquinamento da mercurio minaccia transfrontaliera, a ottobre nuovo Trattato

La cerimonia della firma si svolgerà nella città giapponese di Minamata
domenica 3 febbraio 2013
Inquinamento da mercurio minaccia transfrontaliera, a ottobre nuovo Trattato

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Bruxelles, 1 feb. - (Adnkronos) - Una minaccia che non conosce frontiere, perché il mercurio può attraversare grandi distanze viaggiando nell'aria e portando con sè un grave pericolo per la catena alimentare e per la salute delle persone, in particolare di donne incinte, neonati e bambini. Per combattere l'inquinamento da mercurio, è necessario un accordo internazionale, quello che prenderà il via ufficialmente a ottobre con la cerimonia della firma ufficiale di un nuovo Trattato che si svolgerà nella città giapponese di Minamata, proprio dove più di 50 anni fa si è verificato uno dei peggiori casi di inquinamento da mercurio, tanto da dare il suo nome a una sindrome. La cosiddetta 'malattia di Minamata' (o di di Chisso-Minamata) è una sindrome neurologica causata da intossicazione acuta da mercurio. A causarla, in Giappone, fu il rilascio di metilmercurio nelle acque reflue dell'industria chimica Chisso Corporation, che perdurò dal 1932 al 1968 avvelenando le acque della Baia di Minamata, il pesce e coloro che lo hanno inconsapevolmente mangiato. La malattia si manifestò nel 1950 ma bisognerà aspettare il 1968 perché il governo giapponese decida di correre ai ripari ammettendo la connessione tra la malattia e la Chisso. A settembre 2011 ancora si contavano 2.273 pazienti ufficialmente riconosciuti, come ricorda il rapporto 2013 "Late Lessons from early warnings" dell'Eea, l'Agenzia europea per l'ambiente. Giappone a parte, il problema dell'inquinamento da mercurio rappresenta una minaccia globale che preoccupa anche i Paesi che sul mercurio hanno già adottato normative stringenti, come nel caso dell'Unione Europea che si avvale di una strategia globale stringente per il controllo di tutte le fasi di vita del mercurio, ma se in altre parti del mondo i controlli sono più carenti i danni del mercurio finiscono per varcare i confini delle nazioni. Il trattato che sarà firmato a ottobre, frutto di negoziati multilaterali, fa seguito alla decisione del Consiglio direttivo dell'Unep (United nations environment programme, il programma ambientale delle Nazioni Unite ) del 2009 per lo sviluppo di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sul mercurio e la creazione di un Comitato internazionale al lavoro su un trattato dedicato al tema. "Abbiamo raggiunto un accordo ambientale robusto ed equilibrato", dichiara Janez Potočnik, commissario europeo per l'Ambiente, che ritiene il Trattato "un successo". Il documento copre tutti gli aspetti del ciclo di vita del mercurio, dalle miniere e l'estrazione al suo commercio e lo smaltimento. "Sarebbe irrealistico aspettarsi che più di cento Paesi in tutto il mondo, con economie e condizioni di vita molto diverse da quelle dei cittadini europei, si adattino ai nostri standard ambientali - aggiunge Potočnik - ma il nuovo trattato rappresenta un percorso verso la totale eliminazione del mercurio, e siamo orgogliosi di vedere che molti principi dell'Ue sono stati adottati nel testo del trattato per il quale l'Unione Europea si è battuta per anni". Il mercurio è una sostanza chimica con effetti neurotossici, ampiamente utilizzata nei processi industriali e in alcuni prodotti come batterie o termometri. E' l'unico metallo allo stato liquido a temperatura ambiente ed è un elemento chimico indistruttibile. Ciò significa che vi è uno "stock mondiale" di mercurio che resta in circolazione nell'ambiente, tra aria, acqua, sedimenti, suolo e organismi viventi. Il mercurio e la maggior parte dei suoi componenti sono estremamente tossici per esseri umani, animali ed ecosistemi e, ad elevate dosi, può essere mortale (ma anche dosi relativamente basse possono causare gravi danni al sistema nervoso e sono state associate a possibili effetti nocivi sui sistemi cardiovascolare, immunitario e riproduttivo). In presenza di batteri, il mercurio può trasformarsi in metilmercurio, la sua forma più tossica che può superare senza problemi la placenta e la barriera emato-encefalica. L'Unione Europea ha compiuto notevoli progressi per affrontare le sfide globali relative all'inquinamento da mercurio, da quando ha lanciato la strategia Ue sul mercurio nel 2005 che prevede restrizioni alla vendita di apparecchiature contenenti mercurio, il divieto di esportazione del mercurio dall'Ue, nuove norme in materia stoccaggio in sicurezza e 20 misure per ridurre le emissioni di mercurio, limitare l'offerta e la domanda e proteggere dalle esposizioni. Tra i più alti livelli di esposizione umana al mercurio sono stati registrati nelle comunità artiche, a causa l'accumulo di mercurio nel pesce, che costituisce la parte significativa delle diete tradizionali.