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'Ndrangheta: presunto bombarolo dei Lo Giudice, vogliono convincermi a collaborare

domenica 21 aprile 2013

1' di lettura

Reggio Calabria, 16 apr. (Adnkronos) - Una rivelazione interessante e' stata fatta questa mattina al processo Lo Giudice da Antonio Cortese, imputato in un procedimento separato a Catanzaro per l'esplosione dell'ordigno davanti alla procura generale di Reggio Calabria del 3 gennaio 2010. Ha raccontato di essere stato prelevato sabato scorso dal carcere reggino di San Pietro con la scusa di dovere comparire in un processo ed essere stato portato alla caserma della Guardia di finanza a Villa San Giovanni. Li' lo avrebbero atteso due marescialli e un magistrato che si e' presentato come viceprocuratore nazionale antimafia. I tre gli avrebbero prospettato l'ipotesi di collaborare ma Antonio Cortese, ribadendo il concetto anche oggi in aula bunker a Reggio Calabria rendendo dichiarazioni spontanee, non avrebbe intenzione di farlo perche' si professa innocente. Di lui ha parlato il pentito Antonino Lo Giudice, indicandolo come l'armiere della cosca e colui che materialmente ha preparato e posizionato l'ordigno esplosivo davanti al portone della procura generale. Cortese ha sempre respinto le accuse.

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