Torino, 8 gen. (Adnkronos) - Ucciso in un raptus dall'amico, che lo aveva sgridato perche' faceva troppo rumore e lui non riusciva a dormire. E' la spiegazione data da Ciprian Prihoanca, romeno di 24 anni che ieri ha confessato di aver ucciso Michael Capello, 22 anni, trovato in un lago di sangue nel suo appartamento lo scorso 11 dicembre. Dagli accertamenti dei carabinieri era emerso che il killer doveva conoscere la vittima e si trovava gia' in casa al momento del delitto (non c'erano segni di scasso e sul pavimento sono state trovate orme di piedi che non indossavano scarpe). I militari erano poi risaliti ai conoscenti del 22enne e due giorni dopo l'omicidio avevano trovato della droga in casa del romeno e lo avevano fermato. Ai carabinieri il ragazzo aveva detto di aver dormito a casa del padre ma nelle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della stazione di Caselle gli investigatori hanno riconosciuto il 24enne che la mattina dell'omicidio aspettava il treno. Ieri, messo alle strette, ha confessato davanti al pm Paolo Cappelli. Ha raccontato di aver bussato alla porta dell'amico nella notte e di avergli chiesto ospitalita'. Poi avrebbe assunto della droga e dell'alcol. Per questo - ha spiegato - gli era poi venuta fame e aveva cercato qualcosa da mangiare. Ma il rumore - e' al versione data da Prihoanca - aveva svegliato Capello che indispettito gli aveva detto di smetterla e di andarsene. (segue)