Aversa (Caserta) - 8 gen. - (Adnkronos) - Nessun nesso causale accertato tra l'esposizione a siti di smaltimento di rifiuti e specifiche patologie, anche se potenziali implicazioni sulla salute "non possono essere escluse". E' quanto affermato nella relazione finale del gruppo di lavoro insediato dal ministero della Salute sulla situazione epidemiologica della regione Campania e, in particolare, delle province di Caserta e Napoli (citta' esclusa) con riferimento all'incidenza della mortalita' per malattie oncologiche. Nello specifico contesto delle due province in studio, ma anche dell'intera regione Campania, la relazione rileva "un deficit di offerta di smaltimento" e l'assenza di un "impianto per lo smaltimento di rifiuti pericolosi, ivi compreso per lo smaltimento di amianto e di cemento amianto (eternit)".Questo ingenera il rischio di "abbandoni incontrollati di rifiuti, sia non pericolosi che pericolosi, e di ricorso a pratiche di incendio dei rifiuti stessi con un'alta probabilita' di emettere direttamente nell'ambiente sostanze tossiche". Per il fatto che l'esposizione della popolazione ai rifiuti e' in generale "di tipo indiretto", si legge nella relazione, "e' estremamente complesso valutare il ruolo che i rifiuti svolgono nel carico complessivo di inquinanti che puo' arrivare all'uomo. In alcuni casi, quindi, sarebbe molto utile ricorrere anche a studi di biomonitoraggio umano, in particolar modo quando si ha il sospetto di una esposizione al rischio". "Non si puo' ignorare - conclude il rapporto - l'alta percezione del rischio che la popolazione residente presso siti di smaltimento rifiuti avverte e quindi una risposta di sanita' pubblica proporzionata al contesto e' opportuna".