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Sono le raffinerie petrolifere a spendere di più per la tutela dell'ambiente

Lo rileva il Report "Gli investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali" pubblicato dall'Istat
domenica 13 gennaio 2013

2' di lettura

Roma, 10 gen. - (Adnkronos) - Analizzando la composizione della spesa per la protezione dell’ambiente sostenuta nell’industria manifatturiera, le attività economiche che nel 2010 presentano valori più consistenti sono quelle della fabbricazione di coke e di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (20,0%), della fabbricazione di prodotti chimici (12,9%), della metallurgia (10,9%) della fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (8,5%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (6,8%); questi settori realizzano, complessivamente, oltre la metà degli investimenti del comparto manifatturiero. Lo rileva il Report "Gli investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali" pubblicato dall'Istat e relativo all'anno 2010. La distribuzione degli investimenti per settore ambientale riflette il diverso tipo di inquinamento generato dalle imprese in relazione alle caratteristiche specifiche dei propri prodotti e ai processi produttivi. Nel complesso, le imprese dell’industria manifatturiera hanno destinato oltre un terzo della spesa alla realizzazione di investimenti ambientali per la protezione dell’aria e del clima (41,4%), il 28,2% per le altre attività di protezione dell’ambiente (Altro), il 17,2% per la gestione delle acque reflue e il 13,2% per la gestione dei rifiuti. Per la protezione dell’aria e del clima, le maggiori quote di investimenti vengono effettuate nelle industrie della metallurgia (17,1%), nella fabbricazione di prodotti chimici (12,6%) e in quelle della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (9,9%) (Prospetto 6). Per la gestione delle acque reflue, i livelli più elevati di spesa si registrano nelle imprese della fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (20,9%), nella fabbricazione dei prodotti chimici (15,2%) e nelle industrie alimentari (11,3%). Infine, per la gestione dei rifiuti e per le altre attività di protezione dell’ambiente oltre un terzo degli investimenti totali vengono sostenuti dalle imprese della fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione (rispettivamente 34,3% e 30,3%).

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