Prato, 11 gen. - (Adnkronos) - Mercoledi' 16 gennaio, a partire dalle 10 in via Carradori (davanti all'ex fabbrica Lucchesi), in via Ricasoli (per ricordare l'unico ebreo arrestato a Prato in un contesto diverso e ucciso ad Auschwitz) e al Museo del Tessuto (ex Campolmi) saranno posizionate le prime dodici pietre d'ottone, nell'ambito dell'iniziativa "Pietre d'inciampo", il progetto artistico e storico dell'artista berlinese Gunter Demnig che pone dei sampietrini in ottone lucente sulla porta o sul marciapiede davanti alle case delle famiglie dei deportati nei campi di sterminio nazisti. Il Comune di Prato ha deciso di aderire all'iniziativa, in collaborazione con la Comunita' ebraica di Firenze, l'Associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee, l'Aned e il Museo della Deportazione e della Resistenza di Figline di Prato, per ricordare e render omaggio ai piu' di 130 pratesi che durante lo sciopero generale dei primi di marzo del 1944 furono prelevati dalle fabbriche, arrestati in strada e nelle abitazioni e deportati nei campi di concentramento della Germania nazista, come Mauthausen ed Ebensee. A Prato e' stato deciso di collocare i sampietrini non davanti alle abitazioni ma nei luoghi dell'arresto. Le ultime tre pietre saranno collocate alle 15,30 all'ex fabbrica Campolmi dove si terra' la cerimonia conclusiva alla presenza delle autorita' cittadine e dell'artista. (segue)