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Trucco e beffa sul tetto agli stipendi di Camera e Senato

di Giulio Bucchi domenica 22 giugno 2014
1' di lettura

Camera e Senato hanno firmato un accordo riservato per mettere e allo stesso tempo aggirare con un trucco il tetto da 240 mila euro lordi omnicomprensivi che avev chiesto Matteo Renzi. Il premier però è stato beffato dalla stessa vicepresidente renziana della Camera Marina Sereni che con un tweet lo aveva tranquillizzato: metteremo quel tetto. Peccato però che oltre ai 240 mila euro andranno aggiunti i contributi previdenziali (70 mila euro quelli più alti) e perfino una indennità di funzione (60 mila euro quella più alta) che rendono una burla quei 240 mila euro base. Il taglietto agli stipendi di palazzo é per altro molto lento: avverrà in 4 anni gradualmente attraverso un contributo straordinario di solidarietà. Poi se i tempi migliorano si torna tutti a stipendio pieno. Con questo sistema lo stopendio del segretario generale della Camera passa il primo anno di "tetto" da 475 a 450 mila euro lordi. Altro che quota 240! Tutto fra gli applausi di Giorgio Napolitano che aveva suggerito a Camera e Senato di non esagerare perchè lui sul Colle non ha alcuna intenzione di mettere quel tetto massimo di 240 mila euro... di Franco Bechis

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