(Adnkronos) - Alla fine del XIX secolo, Kandinsky decise di dedicarsi completamente alla pittura e in questa scelta porto' i frutti della sua vita precedente: i suoi studi di legge lo avevano infatti portato ad analizzare in particolare i fondamenti del diritto nelle zone di campagna della Russia, presso le lontane popolazioni della Vologda, in Siberia. Da tale viaggio riporto' soprattutto l'impressione suscitata in lui dalla ricchezza decorativa delle izbe contadine, le tipiche case rurali costruite con tronchi d'albero, che, con i loro colori accesi, gli diedero, come lui stesso diceva, la sensazione di "vivere dentro a un quadro". Le esperienze del giovane Kandinsky si inserivano in una corrente di pensiero sviluppatasi in Russia per tutto l'800, sorta in seguito alle ripercussioni scaturite dopo l'invasione napoleonica. In sostanza una ricerca nella cultura primitiva e folclorica del mondo contadino, le radici di un'originaria e intatta civilta' russa. Di questo universo favoloso ed esoterico, contrapposto al razionalismo dell'occidente europeo, facevano parte le favole e le canzoni popolari trasmesse oralmente fin dal Medioevo e riprese poi in letteratura da Pushkin e Dostoevskji e in musica da Rimsky Korsakov, prima, e poi dagli altri compositori russi di inizio '900, da Mussorsgky a Skriabin a Stravinsky. Quando Kandinsky si consacro' definitivamente all'arte, porto' con se' quell'esperienza della multiformita' delle diverse arti che lo indussero a costruire una nuova teoria della pittura, a sperimentarsi in quella ricerca dello 'Spirituale nell'arte' che ne fecero l'inventore dell'astrazione. (segue)