Firenze, 30 mag. - (Adnkronos) - "Costruire le abitazioni secondo i criteri e le norme antisismiche. Solo cosi' ci si difende dai terremoti". Lo afferma Maria Teresa Fagioli, presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana. "Tutta la fascia appenninica, compresa quella toscana, e' ad alto rischio sismico - avverte Fagioli -. L'80% del territorio toscano e' a rischio sismico, su 287 Comuni 196 hanno i propri territori, che ospitano il 70% degli edifici pubblici e privati dell'intera Regione, nelle fasce piu' pericolose", anche se "c'e' da dire che sia per gli studi sia per gli interventi, la Toscana e' tra le Regioni italiane che piu' hanno fatto. Tuttavia molto resta ancora da fare". I geologi toscani da tempo premono perche' la 'microzonazione' sismica sia estesa a tutto il territorio a rischio. "Il problema - spiega Fagioli - e' che se e' relativamente facile intervenire normativamente sulle nuove costruzioni, il nostro patrimonio edilizio storico e' quello che e', spesso per quanto riguarda molti edifici pubblici, scuole comprese, in precario stato di manutenzione strutturale: questa volta sembra che ci sia andata bene, ma le aree costruite verranno valutate in maniera piu' dettagliata, edificio per edificio". "Il lavoro di microzonazione - spiega la presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana - e' stato inserito in alcuni strumenti urbanistici, ma ripeto: il problema e' il gia' costruito. Noi possiamo fare valutazioni, studi, la Toscana ha fatto molto, ma quello che conta e' costruire secondo i criteri di legge, e verificare l'affidabilita' del gia' costruito".